La dittatura del trono di Pietro si basa sulla religione sacerdotale pagana. Cotraddizioni eclatanti nel Vecchio Testamento
Cari lettori, lasciamo decidere a voi se riuscite a trovare qualcosa in comune tra Gesù di Nazaret, un giovane, un rivoluzionario spirituale, un uomo del popolo, e il trono di Pietro con tutti i suoi riti, dogmi e culti impolverati e tutto il suo sfarzo.
Se fosse per il trono di Pietro, Dio dovrebbe tacere, poiché già nel 2000 nella dichiarazione “Dominus Jesus” il Signor Ratzinger ha confermato che: “Non ci si possono più aspettare rivelazioni pubbliche”.
E il signor Ratzinger sapeva perché scriveva queste parole, poiché Dio, l’eterno, non si è mai lasciato chiudere la bocca da un suo rappresentante che si è autonominato tale. In tutti i tempi Dio ha scelto delle persone che ha fatto divenire Suoi strumenti.
Nei primi mesi del 2005, il mondo ha assistito ad un lungo e duraturo spettacolo dei mass-media a Roma, inizialmente con la morte dell’ex detentore del trono di Pietro e, in seguito, con la nomina del suo successore. Di tanto in tanto, tra le cerimonie in pompa magna, è stato nominato anche il nome di “Gesù” o del “Cristo”.
In quest’occasione sono stati ostentati sfarzo, pompa, ricchezze e lusso esteriore in grande misura. Qui di seguito vogliamo cercare di trovare una risposta alle domande: chi c’è veramente dietro al trono di Pietro e chi si è fatto rendere onore per così tanto tempo a Roma? Che intenzioni ha? In che modo si è presentato in passato il trono di Pietro? E soprattutto, cosa possiamo ancora aspettarci?